sabato 25 gennaio 2014

Il ruolo "SUPERPARTES" dell'ONU



Siria, a Ginevra 2 è scontro tra Ban Ki-moon e il ministro degli Esteri di Assad



Il ministro degli Esteri di Damasco attacca i "traditori del popolo". Il leader dell'opposizione: "Regime agisce come nei campi nazisti". Lavrov: coinvolgere anche l'Iran.



La diplomazia internazionale è impegnata a Montreux, in Svizzera, nella conferenza di pace "Ginevra 2". Si discute sui destini della Siria. E si cerca di trovare qualche soluzione che ponga fine alla guerra civile e tenga in piedi lo Stato siriano, per quanto possibile. L'impresa non è delle più facili.
In un lunghissimo intervento il capo della diplomazia di Damasco, Walid al-Muallim, punta il dito sui ribelli: "Se si vuole parlare a nome del popolo siriano, non bisognerebbe essere dei traditori, agenti al soldo dei nemici del popolo siriano". E sottolinea che combattenti di 83 diverse nazionalità sono coinvolti nel conflitto. Poi ribadisce quanto più volte dichiarato da Assad: "La Siria farà tutto il necessario per difendersi". A un certo punto, visto che il suo intervento sembrava non finire mai, il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon ricorda a Muallim che il suo tempo a disposizione è terminato. Il ministro degli Esteri siriano replica a muso duro: "Devo finire il mio discorso. Lei ha parlato per 25 minuti", sottolineando che il suo intervento è il più importante ad un forum sul futuro del suo Paese. Passano altri dieci minuti e Ban interviene nuovamente. Muallim insiste: "Finisco solo l’ultima frase". Il numero uno dell’Onu gli permette di andare avanti, ma lo prega di mantenere la promessa. "La Siria mantiene sempre le sue promesse", replica Muallem. Ban Ki-moon però non gradisce affatto la battuta e appena Muallem finisce il suo discorso (35 minuti in tutto), gli ricorda che il suo intervento ha rotto l’atmosfera "costruttiva" che aveva invocato aprendo la conferenza: "Spero che questo non si ripeta", gli dice Ban mentre dà la parola a Ahmad Jarba, capo della Coalizione nazionale siriana, principale blocco dell’opposizione. Quest'ultimo parte subito all'attacco: "Le immagini di torture non hanno precedenti, se non nei campi nazisti, durante la Seconda guerra mondiale", e ha accusato il regime di "crimini contro l’umanità". Per il segretario generale della Lega araba, Nabil al Arabi, è necessario creare "un governo transitorio siriano" che comprenda regime e opposizione. "La Lega araba - sottolinea -  è stata la prima a chiedere una soluzione politica e ad avanzare proposte per la crisi siriana", aggiungendo però che "la soluzione politica deve venire dal popolo". Per arrivare a questo è necessario "fermare subito le ostilità, creando dei corridoi umanitari per portare aiuti alla popolazione siriana. Trovare una soluzione politica e l’avvio di un governo transitorio per una nuova Siria è la chiave per raggiungere la stabilità".

 

 

 

Nessun commento:

Posta un commento

Il titolare di questo blog non è a nessun titolo responsabile di quanto viene scritto da parte dei commentatori, i quali si assumono tutte le responsabilità che potrebbero derivare dai loro commenti.